Ho una pagina Instagram da poco quando mi imbatto nel profilo di Simona Geri. In una foto, la prima delle sue che vedo, c’è un’etichetta che conosco: Roccapietra Metodo Classico Cantina Scuropasso.

Leggo le sue parole e mi ritrovo in tutto, nella descrizione del vino ed in quella delle persone che quel vino lo creano.
Simona alimenta con costanza e molta cura la sua pagina Instagram per la quale è conosciuta ai più, ma dietro lo schermo si occupa di consulenze ad aziende. Si è ritagliata uno spazio di tutto rispetto nel mondo del vino grazie alla sua serietà e, ritengo anche alla sua franchezza.
Non nascondo il desiderio di conoscerla personalmente e Simona, non si nega. Ci raccontiamo in quel modo che spesso è prerogativa di racconti che si fanno agli sconosciuti, ma con quel qualcosa in più che è tipico dei discorsi tra persone che si conoscono da sempre, o come succede tra donne.
Ciao Simona, mi racconti il tuo primo incontro con il vino?
Il primo incontro con il vino l’ho avuto da bambina: padre di Bolgheri, pro zio con una piccola vigna a Castagneto Carducci, quindi mi portavano a vendemmiare ed ero terrorizzata dalle api. Nonni materni ristoratori, mia nonna per merenda mi preparava pane zucchero e vino o pesche con il vino. Sulla tavola non mancava mai durante i giorni della settimana il fiasco di paglia e nei pranzi domenicali i vini di Bolgheri, Chianti Classico e Brunello.
Il ricordo più emozionante legato al vino
Quando il mio primo marito, per il compleanno dei 30 anni mi fece la proposta di matrimonio e ebbi il primo incontro con il vino che oggi è il mio bianco preferito.
E quello più effervescente?
Una magnum di Champagne bevuta per un evento importante, dopo un piccolo problema di salute che si era risolto.
Un aneddoto legato al vino che ti sta a cuore
Raccontami la tua storia
Cosa ha aggiunto il vino alla tua vita e cosa toglie?
Quali sono state le tue emozioni nel momento esatto in cui hai preso la decisione di dedicarti completamente al vino.
È cambiato in questi anni il tuo modo di vedere il vino?
Il mondo del vino è un mondo maschile? Hai avuto delle difficoltà?
Cosa ti piace del vino?
Cos’è il vino per te?

Emozione, passione, dedizione.

La strada del vino che hai nel cuore
Il vino che più ti ha colpita
Una storia di un produttore che ti ha colpita
Mai stata delusa da un vino?
In giuria, giudizio più tecnico o emozionale?
Cosa non ti piace del mondo del vino
Il tuo vitigno preferito
Una parola del mondo del vino che ti piace
Una che ti rappresenta
Il vino che più ti assomiglia e perchè
Il mio bianco preferito è Batar, non perché mi rappresenta ma perché come dico sempre “mi nutre l’anima”.
Con quale produttore di vino usciresti a cena e perchè
Mi ritegno fortunata perché ho la fortuna di uscire spesso a cena con grandi produttori. Un desiderio che si è avverato, invece, andare a cena con il “padre” di Batar: Sebastiano Cossia Castiglioni, proprietario dell’Azienda Agricola Querciabella“.
A delle scene di film?