Credo di essere in qualche modo legata alla famiglia Berlucchi, è un Berlucchi il primo spumante con cui, da piccola, mi sono bagnata le labbra. 

Se torno indietro nel tempo ricordo le cene con tavole imbandite e discussioni tra mio padre ed i suoi ospiti su quale fosse lo spumante migliore. La partita veniva giovata tra spumanti italiani e stranieri ed in una lotta tra Franciacorta, Trento e territori d’Oltralpe, il Berlucchi trovava sempre un modo per finire sulla nostra tavola. 

belucchi brut spumante

Berlucchi segna l’inizio di una nuova epoca nel percorso vitivinicolo della Franciacorta così come segna tanti inizi della mia vita. 

Il primo sorso di vino, quello che ti fa sentire un pò più grande ma allo stesso tempo ti ricorda chi sei, quando sulle tue smorfie il mondo adulto sorride. È stato lo spumante del mio primo compleanno fuori casa tra amici. E l’ultimo inizio con la consegna del diploma proprio a Palazzo Lana, più di un anno fa. Una felicità immensa per il raggiungimento del traguardo dopo un periodo di studi intenso e di sveglie all’alba. 

Dopo il diploma questa è la prima bottiglia di Berlucchi aperta coi ragazzi, ormai amici, con i quali ho condiviso le ansie, le paure, le fatiche sui libri e le ore al telefono tra domande e risposte.

Millesimato 2015, chardonnay 70% e pinot nero 30%, dai migliori vigneti di proprietà. Giallo paglierino cristallino, ha un bollicina numerosa persistente e fine. Al naso è intenso con profumi più vicini alla pasticceria che alla crosta di pane.

Le bolle che si affrettano a salire accompagnano i sentori di piccoli frutti rossi del pinot nero e di frutta a polpa bianca dello chardonnay, candita. In bocca si presenta con una buona rotondità senza perdere una vibrante freschezza.

E voi? Avete lo spumante di un inizio? Raccontatemelo nei commenti.