Maxime Crotet è la stella nascente del panorama vitivinicolo francese.

Nato e cresciuto tra vino e gastronomia, col tempo, Maxime Crotet, si appassiona di metodi di vinificazione. Si forma con Frédéric Cossard, viticoltore ed enologo enigmatico dal quale apprende i principi della conduzione biologica e i metodi di vinificazione naturale.

Maxime Crotet e Stefano Fagioli

Convinto che quanto appreso sia profondamente rispettoso dell’ambiente, del territorio e del vino, decide di puntare su se stesso e nel 2021, pur senza vigneti, vinifica per la prima volta. L’annata non si presenta molto favorevole in Borgogna. Solo dalla Côte de Nuits riesce ad ottenere uve. Questo lo porta a selezionare e acquistare uve in diverse zone della Francia: Vaucluse, ai piedi del Mont Ventoux, Beaujolais, a Lantignié e Jura, a Poligny. Le uve arrivano a Beaune con il camion refrigerato. Le uve bianche vengono pressate subito. Le uve rosse invece rimangono circa 10 gg in vasca e solo successivamente sottoposte a pressatura.

Stefano Fagioli con il produttore Maxime Crotet e il fratello

Lieviti indigeni, grappoli interi, solforosa aggiunta solo prima della fermentazione per proteggere l’uva dal processo di ossidazione, in vinificazione estrazioni basse, nessuna filtratura. Dopo la vinificazione i vini affinano in botti di rovere da 6 a 10 mesi. Il risultato? Vini morbidi ed eleganti, fruttati e con una grande facilità di beva.

La prima annata è un successo.

tannina degustazione Maxime Crotet

 

Ho accolto con piacere l’invito per la serata con il produttore nel ristorante ViaVai.

In abbinamento ai piatti dello chef, Stefano Fagioli, l’annata 2022.

Il menu della serata prevedeva:

  • terrina di melanzane e peperoni con caponata di verdure
  • crema fredda di pomodoro con burrata e acciughe
  • risotto affumicato con fondo d’arrosto di vitello
  • tagliata di filetto di cervo con spinaci e salsa di lamponi
  • gelato al fieno

Piatti ottimi. Sul podio la crema fredda di pomodoro con burrata e acciughe, il risotto e la tagliata. Sorprendente e sublime il gelato al fieno.

I vini proposti in degustazione:

  • Grenache Blanc
  • Macon Péronne
  • Riri
  • Grenache
  • Sykanache
  • Trousseau

 

Maxime CrotetGrenache Blanc 2022. Grenache Blanc 50% e Bouboulenc 50%. Colore paglierino intenso brillante. Sentori di uva, erbe aromatiche. Nota alcolica. Bella consistenza e acidità.

Macon Péronne 2022. Chardonnay in purezza. Vino più selvaggio, spiccata nota di limone, mela verde, nota sulfurea. All’assaggio masticabile. Grande acidità

Riri 2022. Riesling proveniente dall’Alsazia. Colore quasi dorato e brillante. Note di fiori, gelsomino magnolia, note fruttate, mela e pesca bianca. Grande freschezza e acidità. Meno consistente degli altri due bianchi, offre una beva disarmante. Tra i vini bianchi è stato quello che più mi ha colpita per l’intensità dei profumi e la piacevolezza dei sorsi.

Grenache 2022. Grenache 100%. Vino molto fresco. Note fruttate. Frutti rossi, fragola su tutti.

Sykanache 2022. 1/3 Syrah, 1/3 Carignan, 1/3 Grenache. Fresco, molto fruttato sia al naso che al palato. Ciliegia, fragola, ribes.

Sia il Grenache 2022 che il Sykanache ricordano molto il vino novello.

Trousseau 2022. Da uve Trousseau in purezza provenienti dallo Jura (Il trousseau è uno dei cinque vitigni ammessi nella denominazione del vino in Jura. Necessita di ottime esposizioni rispetto agli altri vitigni per maturare. Diffuso in Spagna e Portogallo con il nome di Bastardo è uno dei vitigni del Porto). Rosso rubino molto intenso. Consistente, presenta note di frutta matura in confettura. Amarena, mora. Nota di fieno. Sorso piacevole. Perfetto in abbinamento con la tagliata di filetto di cervo con spinaci e salsa di lamponi.

Maxime Crotet è un ragazzo che si diverte molto a produrre vino insieme al fratello. La loro curiosità li ha portati anche a investire nella produzione di acquavite e liquori naturali. Tante le referenze, interessanti gli assaggi al gusto di verbena e di ciliegia.

Maxime Crotet è un “fenomeno” esploso in Francia. Vi consiglio di prendere nota. Importato in esclusiva per l’Italia dalla Maison del vino di Romanengo.