Lo Champagne Dom Pérignon ha una storia incredibile che risale al 1600.

Fin dal 1531, nei pressi di Limoux, nell’Abbazia di Saint-Hilaire, i frati benedettini si dedicavano alla produzione di un vino ri-fermentato naturalmente in bottiglia, la Blanquette de Limoux. 

Nato per caso, dalla trasformazione in bottiglia di un vino fermo in frizzante, la Blanquette de Limoux è stato il primo Brut della storia. Prodotto da uva Mauzac era un vino molto leggero (6-7% vol.) e ancora oggi viene prodotto con l’attuale denominazione “Blanquette Méthode Ancestrale”. È considerato il padre dei vini fermentati in bottiglia come il Dom Pérignon.

Ma all’origine del mito c’è un prete!

La leggenda dello Champagne: Dom Pérignon

Abate benedettino Dom Perignon

Abate Dom Perignon

La storia dello champagne vuole che durante il XVII secolo, nella regione della Champagne, diversi produttori iniziarono a sperimentare nuove tecniche. Tra questi Don Pèrignon, figlio di un impiegato francese, entrato in monastero a 13 anni per studiare e qui rimasto come Monaco dell’ordine benedettino, in seguito alla formazione teologica e filosofica. Il ‘Dom’ tratto dal latino dominus, era usato dai monaci benedettini come “titolo di rispetto”.

Nel 1668 diventa ‘cellario’ dell’Abbazia di Hautvillers, incarico mantenuto fino al 1715, anno della sua morte. All’interno dell’Abbazia, si occupa della cura delle vigne, delle cantine del monastero e delle tecniche vitivinicole. Il suo compito più importante, però, fu quello di risolvere il problema dell’esplosione delle bottiglie all’inizio della primavera.

La leggenda narra che Don Pèrignon fece visita all’abbazia di Saint Hilaire per carpire i segreti della Blanquette de Limoux e farli suoi. Probabilmente era astemio, ma non lo sapremo mai.

Si arrese a questo vino, alle combinazione straordinaria che lo generava.

DOM PIERRE PÉRIGNON: UN VISIONARIO DALL’EREDITÀ INESTIMABILE

Abbazia di Hautvillers

L’Abbazia di Hautvillers, dove tutto ebbe inizio

Una volta preso il timone dell’Abbazia di Hautvillers: Dom Pierre Pérignon, il monaco benedettino dal fervente spirito innovativo, sviluppò tecniche rivoluzionarie per la viticoltura e l’enologia, basate su rigorose regole. Con determinazione, modernizzò l’Abbazia e si dedicò a restituire ai vigneti la loro antica gloria, con l’arduo obiettivo di creare “il vino migliore del mondo”.

La reputazione del “vino di Dom Pérignon” si diffuse rapidamente e divenne uno dei più ambiti in tutta la Francia. Fu servito persino alla corte di Versailles, guadagnando l’ammirazione del re Luigi XIV stesso. La sua visione audace rivoluzionò l’industria enologica, stabilendo standard che ancora oggi costituiscono il cuore della produzione dello Champagne.

L’eredità lasciata da Dom Pierre Pérignon continua a ispirare la visione creativa della Maison. La sua ricerca costante dell’eccellenza e l’insaziabile desiderio di superare i confini hanno gettato le fondamenta per il successo duraturo di Dom Pérignon. La Maison, fedele alla visione del suo fondatore, continua a percorrere strade innovative, creando champagne di prestigio che incarnano l’eleganza e l’esclusività.

Dom Pierre Pérignon, un uomo avvolto dalla leggenda, rimane un’icona immortale nel mondo dello champagne. La sua passione, la sua perseveranza e il suo spirito visionario sono una costante fonte di ispirazione per tutti coloro che cercano l’eccellenza e l’innovazione nel mondo del vino.

Lo sapevi che…

Bottiglia di Dom Perignon RoséLa maison Dom Pérignon è stata fondata nel 1839 da Claude Moët, il discendente del famoso produttore di champagne Claude Moët. Claude Moët dedicò la maison a Pierre Pérignon in omaggio al suo lavoro rivoluzionario nella produzione di champagne.

Il primo vintage: Il primo vintage di Dom Pérignon fu prodotto nel 1921, ma fu commercializzato solo nel 1936. Da allora, Dom Pérignon ha prodotto champagne solo in annate eccezionali, ottenendo una reputazione di alta qualità e consistenza.

L’uso del tappo a fungo: Dom Pérignon è stato uno dei primi produttori di champagne a utilizzare il tappo a fungo (tappo in sughero con un filo di ferro che lo tiene in posizione) invece del tradizionale tappo a corona. Questo tipo di tappo è diventato uno dei segni distintivi delle bottiglie di Dom Pérignon.

Le cuvée: Dom Pérignon produce solo due cuvée, o assemblaggi, principali: Dom Pérignon Vintage e Dom Pérignon Rosé. Entrambi sono realizzati con un blend di uve Chardonnay e Pinot Noir selezionate da vigneti di alto livello.

L’invecchiamento sulle fecce: una delle caratteristiche distintive di Dom Pérignon è il suo lungo periodo di invecchiamento sulle fecce prima della commercializzazione. Questo processo di invecchiamento, contribuisce a conferire complessità e carattere al vino.

La quantità limitata: Dom Pérignon produce una quantità limitata di champagne ogni anno, con l’obiettivo di mantenere elevati standard qualitativi. Ciò significa che le bottiglie di Dom Pérignon sono spesso considerate un simbolo di esclusività e prestigio.

L’etichetta opaca: le bottiglie di Dom Pérignon sono riconoscibili per l’etichetta opaca, che è stata introdotta nel 1956 per proteggere il vino dalla luce e preservarne la qualità nel corso degli anni.

Come nasce lo Champagne Dom Pérignon

Dom Pérignon non poté far altro che introdurre una serie di accorgimenti per rendere questo vino migliore:

  • Selezione dei vitigni più adatti alla produzione, tra tutti il Pinot nero, il suo preferito. Si definiva contrario all’impiego di vitigni a bacca bianca;
  • Potatura fino ad un metro di altezza per permettere una bassa produzione di uva;
  • Vendemmia accurata con selezione degli acini;
  • Trasporto dell’uva con asini e non cavallo;
  • Pigiatura con un torchio veloce, non più coi piedi;
  • Assenza di macerazione delle vinacce nel mosto;
  • Introduzione di bottiglie più spesse, in grado di garantire la rifermentazione in bottiglia e di resistere alla pressione; si trattava ovviamente di bottiglie costose.
  • Creazione di un tappo idoneo; la chiusura della bottiglia fino alla fine del 1600, veniva fatta con un tappo di legno avvolto in canapa impregnata di sego, legata con una funicelle in canapa e sigillata con pece o cera.
  • Introduzione della cuvée, non solo in base al proprio gusto ma anche in base a diverse condizioni: maturazione precoce, maturazione tardiva, umidità, freddo, pioggia.

Dom Pérignon si preoccupò di ricavare una cantina sotterranea, scavando la roccia sotto l’abbazia. Qui le bottiglie riposavano mesi prima della vendita.

Qualche tempo dopo nascono le prime aziende di produzione di champagne, Ruinart nel 1729 e Moet nel 1743.

P.S. Qualcuno sostiene che Dom Pérignon non sia mai esistito, che sia solo una leggenda, ma tutti noi restiamo affascinati dalle storie e ne sentiamo un profondo bisogno.  

Da quel tempo Dom Pérignon è entrato nella leggenda ed è diventato sinonimo di lusso e fascino tanto da diventare un icona cinematografica.

Dom Pérignon a Hollywood

Dom Pérignon infatti ha fatto numerose apparizioni nella cinematografia nel corso degli anni. Ecco alcune curiosità sul leggendario Champagne nella cinematografia:

“James Bond”: Lo Champagne Dom Pérignon è stato associato a James Bond in diversi film della serie. Ad esempio, nel film del 1973 “Vivi e lascia morire”, Roger Moore nel ruolo di James Bond beve Dom Pérignon ’55. In missione Goldfinger Sean Connery lo degusta insieme a una delle sue “Bond Girl”, inoltre, Dom Pérignon è stato menzionato anche in altri film di James Bond, come “007 – Casino Royale” e “007 – Quantum of Solace”.

“Il Grande Gatsby”: Nel film del 2013 “Il Grande Gatsby”, diretto da Baz Luhrmann e basato sul romanzo di F. Scott Fitzgerald, lo Champagne Dom Pérignon appare in diverse scene sfarzose. Il protagonista Jay Gatsby, interpretato da Leonardo DiCaprio, serve Dom Pérignon come una delle sue bevande preferite durante le sue feste lussuose.

“Casanova”: Nel film del 2005 “Casanova”, con Heath Ledger nel ruolo principale, lo Champagne Dom Pérignon è presente in una scena in cui Casanova apre una bottiglia e la fa scoppiare durante un ballo, aggiungendo un tocco di glamour e divertimento alla scena.

“Amici miei”: Nel film italiano del 1975 “Amici miei”, diretto da Mario Monicelli, i protagonisti decidono di organizzare un funerale finto per uno dei personaggi. Durante il funerale, bevono Champagne Dom Pérignon per rendere l’occasione ancora più solenne e ironica.

“Sex and the City”: Nella serie televisiva e nel film “Sex and the City”, lo Champagne Dom Pérignon viene spesso menzionato come una delle bevande preferite dei personaggi principali durante i loro incontri e feste.

Dove si trova la sede di Dom Pérignon?

Épernay è una pittoresca città situata nella regione della Champagne, nel nord-est della Francia. È considerata uno dei principali centri dello champagne e ospita alcune delle più prestigiose case di produzione di champagne al mondo, tra cui Moët & Chandon che possiede da sempre il marchio Dom Perignon.

La città è famosa per la sua “Avenue de Champagne”, una strada iconica fiancheggiata da maestose dimore in stile neoclassico. Questi sontuosi edifici rappresentano le case di produzione di champagne più rinomate, tra cui Moët & Chandon. L’Avenue de Champagne è stata riconosciuta come Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO nel 2015.

All’interno della Maison Moët & Chandon, i visitatori possono scoprire la ricca storia e la tradizione di questa prestigiosa casa di champagne. Durante le visite guidate, è possibile esplorare le cantine sotterranee, dove milioni di bottiglie di champagne, tra cui quelle di Dom Pérignon, riposano per l’invecchiamento. Si può anche imparare il processo di produzione dello champagne, dalle fasi di vinificazione alla fermentazione e all’assemblaggio delle cuvée.

Épernay offre anche la possibilità di assaporare la gastronomia locale, con numerosi ristoranti e bar che offrono deliziosi abbinamenti di champagne con piatti tipici della regione. Inoltre, la città ospita anche eventi annuali legati allo champagne, come il “Habits de Lumière”, una festa che celebra la cultura e il patrimonio dello champagne.

Oltre alle visite alle case di champagne, Épernay è circondata da spettacolari vigneti che si estendono a perdita d’occhio. Molti visitatori si godono passeggiate tra i vigneti, godendo dei panorami mozzafiato e imparando di più sulle pratiche agricole e sul terreno che rende così unici i vini di Champagne.

Épernay è una destinazione imperdibile per gli appassionati di Champagne La città è un luogo di raffinatezza, storia e bellezza, che offre un’esperienza indimenticabile per i visitatori.

Dom Perignon e Lady Gaga

Un’inaspettata alleanza si è formata nel 2021 tra Dom Pérignon e Lady Gaga, un rapporto che mette in luce le affinità dei loro universi. Un rapporto in cui si intrecciano le loro ambizioni estetiche. Dopo aver elogiato la potenza che si sprigiona dalla libertà creativa, i due iconici protagonisti hanno scelto di esplorare l’importanza del lavoro nei rispettivi processi creativi. Questa straordinaria collaborazione ha preso forma attraverso una campagna pubblicitaria e una performance artistica senza precedenti, illuminando la più recente creazione di Dom Pérignon: il Dom Pérignon Vintage 2013.

Per lo Chef de Cave Vincent Chaperon, dare vita a un’annata di Dom Pérignon è un atto creativo che si rinnova costantemente. Il suo approccio al processo creativo si avvicina sorprendentemente a quello di Lady Gaga: entrambi considerano la loro arte come un lavoro. Oltre all’ispirazione, ci sono fatica, dedizione e padronanza tecnica. È un lavoro appassionato che mira all’eccellenza, l’unico in grado di raggiungere la sublime perfezione.

La creazione, sia per Lady Gaga che per Vincent Chaperon, va oltre l’illuminazione fugace: è una ricerca paziente di una visione estetica originale. L’ideale estetico di Dom Pérignon risale al XVII secolo, quando Dom Pierre Pérignon si prefisse l’ambizioso obiettivo di “creare il miglior vino del mondo”, una missione costantemente perfezionata, ma mai completata. Annata dopo annata, l’ambizione di trasformare l’armonia in pura emozione spinge Dom Pérignon a spingersi sempre oltre, superando i confini dell’eccellenza.

Lady Gaga, d’altra parte, nutre il suo desiderio di superare limiti e sperimentare nuove forme d’arte senza confinarsi negli schemi predefiniti di ciò che dovrebbe significare “fare musica”. Attraverso la sua voce versatile, crea poesia con i suoi testi e si trasforma con trovate teatrali, sfidando incessantemente il proprio personaggio. Come afferma la stessa Lady Gaga, “L’unica costante nella vita è il cambiamento”.

Questa visione condivisa della creazione come lavoro che eleva e come ricerca estetica ha gettato le basi per un’alchimia unica tra Dom Pérignon e Lady Gaga. La loro partnership continua a sorprendere e a ispirare, aprendo nuovi orizzonti per l’arte, il lusso e la creatività.