Ciarliana è una Chiesa un tempo dedicata a San Michele. È da questa Chiesa che prende il nome l’azienda di Luigi Frangiosa.

Ventun ettari vitati che abbracciano questa chiesetta su uno dei territori più belli d’Italia, Montepulciano. Un’azienda che è la materializzazione di un sogno, quello di produrre un vino in grado di rappresentare questo territorio toscano in tutto il mondo. Vitigni perlopiù autoctoni, una cantina moderna ed un’accogliente sala di degustazione.

La Ciarliana, si è subito distinta per l’arte dell’accoglienza. Non un semplice decalogo ma il perseguire costantemente il benessere del visitatore che durante la permanenza in cantina viene posto al centro.

Accoglienza intesa come un “donarsi” al visitatore. La chiave di lettura della Ciarliana è una grande passione. Passione che arriva tutta e ti travolge grazie alle parole di Sara Passeri, Wine Hospitality Manager e Luigi Frangiosa. La Ciarliana ha fatto dell’accoglienza il suo punto di forza, un esempio importante per tutti coloro che si apprestano all’enoturismo

Ho conosciuto Luigi, qui la mia chiacchierata con lui.

Il suo primo incontro con il vino

Avrò avuto 2 o 3 anni non di più. Stavo sempre in cantina, in mezzo ai piedi, nel bel mezzo di un’operazione ed ho assaggiato il vino. 

Il ricordo anche non sensoriale del primo assaggio

Emozionante. Sapori da adulti. Il fascino delle cose proibite e vietate. È stato ancora più piacevole. 

Cos’è il vino per lei 

È stato, è e sarà, spero, la mia vita

Cos’è il sogno per lei?

La Ciarliana, è quello che ho sempre sognato. Sono fortunato

Il ricordo più emozionante legato al vino

Il mio ricordo più emozionante è legato al Santo Pellegrino. Un vino che ho fatto, di nascosto da mio padre. L’ho presentato sulla tavola al matrimonio di mia sorella. Mio padre non sapeva nulla. Le etichette sono arrivate e le abbiamo nascoste, etichettando il vino la notte prima del matrimonio. 

È il mio Supertuscan. Santo Pellegrino era mio padre. Mio padre è stato molto contento. 

Un aneddoto legato al vino che le sta a cuore

Ne ho tanti, ho viaggiato tanto ed in ogni luogo ho un ricordo. Mi sono molto divertito con il vino, quindi ho davvero tanti aneddoti. Il vino mi ha permesso di conoscere il mondo. 

Mi racconti la sua storia

Sono nato nella casa qui a fianco, sono come i pici, fatto in casa. 

Ho fatto agraria e mio padre, per fortuna, mi ha fatto lavorare fuori, ho fatto l’operaio, il capo operaio, ho lavorato per Carpineto. È stato importante lavorare per altri. 

Ho iniziato a guidare il trattore a 4 anni ed ho sempre aiutato i miei famigliari durante la scuola, poi ho fatto esperienza fuori, prima di prendere in mano la Ciarliana. La mia famiglia conferiva uva. Il primo vino la Ciarliana l’ho prodotto io. 

La Ciarliana Montepulciano

Mi racconti la sua storia senza vino

Avrei poco da raccontare. 

Il territorio dei suoi vini

Mio nonno ha acquistato questa azienda negli anni ’60 ed è uno dei posti più belli della Toscana, abbiamo un territorio fantastico per la produzione dei vini. È la massima espressione della toscana questa zona. 

Siamo stati poco bravi a promuovere questo territoio ma è sicuramente uno dei più belli. 

Mi racconti i suoi vini

Ho iniziato a produrli nel 96. La prima bottiglia, vino nobile

Sono legati al territorio. Uso vitigni autoctoni principalmente ed ho un Supertuscan con qualcosa di internazionale. Era la tendenza dei primi anni 2000 ed io l’ho un pò assecondata, preso dall’entusiasmo. Solo un 5% della mia superficie è vitata a vitigni internazionali. 

Con quale dei suoi vini si sente di più in sintonia?

Vigna Scianello, è il mio cru. È 100% Sangiovese. Io sono un pò come il Sangiovese ed in questo vino mi riconosco.

La Ciarliana Cantina bottiCom’è il Sangiovese per lei?

Testardo, ruvido, con il tempo si ammorbidisce e diventa buono. Mi rispecchia molto. Ogni tanto ho un ritorno alle origini.

Custodi del territorio e della sua storia, cosa vuol dire con questa affermazione

A Montepulciano e parlo come Consorzio siamo molto legati al territorio, al paese. Tutti noi siamo stati fortunati a nascere in questo luogo che ha una storia millenaria. Noi dobbiamo cercare di consegnarlo alle generazioni future conservato e, se riusciamo, migliorato. 

Negli anni ’90 abbiamo ristrutturato il pozzo dei Grifi e dei Leoni nella piazza grande di Montepulciano ed abbiamo iniziato i lavori di ristrutturazione della fortezza dove abbiamo la sede del Consorzio e l’enoteca del Consorzio del vino nobile. Bella da vedere, con sale espositive. Siamo molto legati alla nostra terra. 

Io utilizzo la confusione sessuale per la tignola in vigna e riduco al minimo i trattamenti. 

Una parola del mondo del vino che le piace

Armonico

Una parola del mondo del vino che la rappresenta 

Brioso

Con quale produttore di vino uscirebbe a cena e perchè

Con Ettore Falvo, ha una grande cultura. 

È stato un grande maestro. aveva capito l’importanza dell’enoturismo già 20 anni fa, mi ha dato molti spunti per la mia cantina, per l’accoglienza. Io infatti già 20 anni fa avevo una sala degustazione. 

Quando tu apri la cantina è come se tu portassi a casa delle persone. 

Se i suoi vini fossero delle canzoni?

Volare, rappresenta l’italia, il bello.

Se fossero un film?

Il postino

Delle opere d’arte?

David di Michelangelo, per le sue mani grandi, il suo pragmatismo

La Ciarliana Montepulciano vigneto