Quando mi è stato proposto di promuovere come media partner il progetto “Tipicamente Marchigiani” ho detto subito si.

Il progetto Tipicamente Marchigiani si propone di fare cultura enogastronomica, di far conoscere i prodotti, i cibi, e le preparazioni della Regione Marche che rischiano di venire dimenticati e si propone quindi di tramandare  l’immenso patrimonio gastronomico di questa regione, prima che venga completamente perso. 

Piatto tipico della tradizione culinaria marchigianaLa Regione Marche è infatti, come tutta la nostra penisola, ricca di cultura gastronomica, poco conosciuta al resto d’Italia. La cucina ha sempre svolto un ruolo di fondamentale importanza nelle tradizioni di un luogo e nell’organizzazione quotidiana delle famiglie. Le caratteristiche del territorio marchigiano, insieme ai fattori sociali, religiosi e storici hanno influenzato le scelte alimentari locali portando alla nascita di piatti caratteristici.

Sapori semplici, piatti poveri che al pescato della costa uniscono le specialità dell’entroterra. Una regione da sempre vocata alla piccola imprenditoria, e che ringrazia le botteghe storiche, le aziende agricole, i casari, gli allevatori, i vignaioli e gli apicoltori che hanno scritto la storia enogastronomica di questa terra.

La memoria diventa cultura e si tramanda attraverso il gusto.

Ci si è domandati come fare per salvaguardare questo immenso patrimonio gastronomico, come salvarlo dalle nuove abitudini alimentari e comportamentali e dalle influenze che diversi fattori, cambiamento climatico compreso, apportano. È nato come risposta a questi interrogativi il progetto Tipicamente Marchigiani e sono convinta sia un valido motivo per portare l’enogastronomia marchigiana oltre i suoi confini e tramandarla alle generazioni future.

Tipicamente marchigiani è un evento che si propone di promuovere la cultura enogastronomica marchigiana. Una cena per riscoprire le eccellenze del territorio.

Ricerca storica, recupero di prodotti di alta qualità tipici di una tradizione contadina, preparazioni che tornano nelle case marchigiane e non solo attraverso “esperienze di gusto”.

Tutto questo avrà inizio con una cena il 13 novembre all’hotel ristorante Astoria di Fermo. Saranno presenti tutti gli attori e i produttori coinvolti che presenteranno il progetto (Massimo Carletti di Podere Sabbioni, Maria Grazia Sagretti della redazione editoriale Guida I Piceni, Silvano Buccolini progetto SI.GI., Roberto Agostini di Molino Agostini Bio, Francesco Sagretti di Mulino IMAC, Alfredo Marangoni, responsabile produzione Marangoni Cioccolato, Michela Marchesini, responsabile Centro Sportivo Castel Lornano).

Tra questi il Prof. Piergiorgio Spaggiari, studioso di fama mondiale che porterà l’attenzione sui progressi della ricerca scientifica nel campo dell’alimentazione, illustrando l’ulteriore obiettivo del progetto di stimolare anche la ricerca medica e scientifica nella direzione di un recupero della sana alimentazione.

Un’attenzione particolare, nel concept del progetto viene rivolta al mondo della disabilità e del turismo ad essa dedicato, anche attraverso possibili esperienze di ippoterapia e di passeggiate a cavallo o di momenti culturali nelle residenze turistiche dedicate agli anziani.

Il menù della serata sarà elaborato con il coordinamento di Alessandro Pazzaglia, uno dei professionisti che più hanno contribuito a valorizzare la cucina tradizionale marchigiana con impegno e dedizione impareggiabili.

 

 

 

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Un post condiviso da Annamaria Corrù (@tannina.it)