Veuve Clicquot è uno dei marchi di champagne più famosi al mondo. Ma chi l’ha reso celebre?

C’è la storia e la tenacia di una donna dietro alla fama mondiale della maison Clicquot: Madame Barbe-Nicole Clicquot. 

Quando diventa maggiorenne, il codice napoleonico le impone una vita dedita alla casa, sotto il controllo del padre prima e del marito poi. Le donne non potevano vantare diritti sulle proprietà, non potevano dedicarsi all’attività di impresa e non potevano trattare di affari. 

Nata il 16 Dicembre 1777, Barbe Nicole Ponsardin a 21 anni diventa sposa di François Clicquot che la lascia vedova dopo soli 6 anni di matrimonio, nel 1805. Anno che segna un grande cambiamento per la vedova Clicquot che prende in mano le redini dell’azienda e si impone in un mondo che ha considerazione solo per gli uomini.

Fin da allora “fatta la legge, trovato l’inganno”. 

L’ascesa di Madame Clicquot: una donna d’affari

La signora Clicquot approfitta di una falla del diritto napoleonico, iniziando di fatto a gestire l’azienda vitivinicola del marito. Ostacolata con forza solo perché donna, la signora Clicquot, deve sfoderare tutte le sue capacità manageriali coi competitor per mantenere la sua fetta di mercato. 

In anni durissimi riesce a trovare i finanziamenti per continuare l’attività ed al contempo farla crescere. Con grande ambizione si occupa di migliorare il prodotto a livello qualitativo e di promuoverlo.

Tante le innovazioni introdotte da Madame Clicquot. Il Remuage, produce il primo Champagne Millesimato ed è suo il primo champagne Rosé della storia, ottenuto con l’assemblaggio di vino rosso da Pinot Nero alla base spumante.

Rende il suo prodotto accessibile a tutti, varcando i confini ed esportandolo all’estero in barba a tutte le regole che impedivano commerci con la Francia. Nonostante il blocco continentale, con un atto di coraggio invia all’aristocrazia russa 10.000 bottiglie.

Muore il 29 luglio 1866 dopo aver lasciato la sua azienda nelle mani del suo giovane amante Eduard Werlé.

Una perfetta “fuorilegge” che ancora oggi ringraziamo sorseggiando il suo champagne.