Il territorio del Carso, estremo est italiano, è molto vocato per la produzione di vino.

La DOC “Carso o Carso – Kras” è un’area geografica caratterizzata dalla presenza di carsismo, vale a dire di superfici rocciose, apparentemente spoglie, con rocce affioranti e rilevanti depressioni.

Un territorio difficile per l’agricoltura.

Il Carso è caratterizzato dalla presenza di grotte e caverne, che permettono all’acqua piovana di defluire facilmente, motivo per cui, il territorio presenta pochissima acqua in superficie.

Tra Trieste e il Carso, fino a Druino troviamo le spiagge, poi l’ambiente cambia con falesie a picco sul mare. Il Castello di Druino è il simbolo del Carso.

In questa regione ci sono due anime che originano vini molto differenti. Una parte con calcare e terre rosse, una parte con marna, flysch, strati alternati di arenaria e marna, ponca, sabbia quarzosa cementata.

Il Carso si è formato nel tempo. Una leggenda narra che sia nato per mano dell’Arcangelo Gabriele, a cui Dio affidò il compito di rimuovere le troppe pietre di questo territorio. Le racchiuse in sacchi da trasportare nel mare Adriatico. Satana, incuriosito dal continuo via vai, tagliò il sacco con delle forbici,  tonnellate di pietre caddero a terra originando il Carso.

In 50 km tra il Friuli Colli Orientali, Gorizia, Aquileia si trova una zona molto interessante e ricca, divisa da confini politici, segmenti molto frammentati. Il ruolo che è stato in passato di Trieste, non è più possibile.

Il Carsismo comprende rocce calcaree affioranti, sotto sono presenti grotte con stalagtiti e stalagmiti. La vigna ha drenaggi incredibili. L’acqua in esubero viene drenata, penetra, crea grotte e fiumi sotterranei, ci sono risorgive di acqua dolce e arrivano fino al mare.
I terreni nel Carso si possono rovinare. Sono presenti terre rosse ricche di ferro e silicio. Sono presenti le doline, dei buchi nel terreno, la più grande è come un campo di calcio, coperto di terra rossa.
I vitigni più diffusi sono Vitovska, Malvasia e Terrano.