Un focus interessante quello sulle bollicine nel corso del 2021. Giampietro Comolli analizza il Mercato italiano ed estero.

Il presidente di Ovse-Osservatorio Economico Vini e Spumanti racconta che “I consumi sono sempre più legati a condizioni e sensazioni di vita quotidiana”, si nota una “voglia di uscire, ma anche di ritornare in casa. Consumatori attenti a bisogni, accessibilità e a opportunità soggettive e private.

A fine novembre si è assistito a un forte rilancio delle prenotazioni fuori casa con disdette dietro l’angolo che hanno provocato forte tensione e conferme solo all’ultimo momento.

Al 20 dicembre l’OVSE ha riscontrato un calo dei consumi di bollicine e di vini in generale in tutti i canali e settori del fuori casa con un incremento invece, last minute, in enoteca, distribuzione organizzata, on line dove ha vinto il regalo della monobottiglia-magnum-importante.

I numeri totali dei “consumi stimati di fine anno e feste collegate” non sono cambiati, anzi si è verificata una leggera crescita nelle occasioni più “famigliari e più comandate”.

Meno persone a tavola, meno persone sedute fuori casa, ma forse più off-premise in piazza e per strada anche con tempo non buonissimo.

Da sempre statisticamente parlando, i consumi in horeca e nei luoghi di vacanza dipendono da sicurezze, certezze di vita e voglia di fare e realizzare.

Giampietro Comolli e l'andamento delle bollicine nel 2021

In Italia a fine anno, gli acquisti di cibo e vino in ottimo recupero sul 2020 con una stima OVSE di acquisti di vini e spumanti per consumo in casa sul 2020 del 14/17% in più. Stabile il consumo fuori casa per una percentuale di +9/11%. Gli acquisti sono concentrati: circa il 37-40% del totale annuo va in regali, feste, brindisi. Il confronto con il 2020 è estremamente positivo. In crescita i pacchi dono di vino, ma soprattutto monomagnum di note marche nazionali.

All’estero il consumo di fine anno di vini e bollicine tricolori è da record. I dati di mercato segnalano un +11/13% sull’anno 2020, ma un +3/5% sul 2019, già anno boom. Per i vini tranquilli il recupero è più ridotto. Anche all’estero è in crescita l’occasionalità e la concentrazione dei consumi.