I distillati subiscono profonde trasformazioni, durante tutto il periodo di sosta in legno, la porosità che assicura l’evoluzione del distillato, allo stesso tempo, ne procura una perdita del volume pari al 2%. 

Questa dispersione, chiamata “parte degli angeli”, riveste le facciate degli edifici storici, sotto forma di patina grigia, detta “torula”, un fungo (baudoinia campniacensis) che si nutre di vapori alcolici.

Io trovo questo fenomeno molto affascinante. 

Ma provate a salire sulla macchina del tempo e a fare un giro nel passato, quando ancora non c’erano nozioni scientifiche e provate ad immaginare botti colme, ritrovate dopo il periodo di invecchiamento con un quantitativo dimezzato.

Si trattava forse di una tassa imposta dalla natura?

La parte degli angeli e il taglio del diavolo 

Oggi a mistero svelato siamo anche in grado di calcolare quanto ogni anno paghiamo al cielo. 

Ma se i distillati risultano irresistibili per gli angeli, i demoni non se ne stanno di certo a guardare, pretendendo la loro parte. Quanto sottratto al distillato, per assorbimento da parte del legno viene chiamato “taglio del diavolo“. 

Così in una lotta tra il bene ed il male, noi godiamo di quel che resta.