Poco prima della vendemmia Cantina Capellini organizza una cena in vigna per presentare l’ultima annata.

Raggiungo Volastra con Clara Maria Iachini @clarettablu. La giornata ha un cielo terso come settembre sa regalare. Le strade che ci separano da Rapallo al luogo dell’incontro sono strettissime, ripide, piene di curve.

Siamo sospese nelle profondità della montagna che si butta nel mare e dei racconti, quando ai nostri occhi si presenta lo spettacolo di questo angolo di paradiso: le Cinque Terre.

Cinque terre degustazione capellini Manarola Cinque Terre

Il luogo dell’incontro è la vigna. Magia pura.

Negli occhi l’immagine che racconta di un lungo passato e comprende la narrazione di generazioni che hanno plasmato un terreno aspro, selvaggio in un luogo in cui vivere.

Ci troviamo nel Parco Nazionale delle Cinque terre, patrimonio dell’Unesco dal 1997. Un grande esempio di viticoltura eroica.

Riservato per noi, Olga Sofia Schiaffino @wineloversitaly e Lorenzo Parenti @lp_Wine_World il tavolo più bello. Ci affacciamo sul percorso 586 che collega Vostra a Corniglia.

Una vista da togliere il fiato ed un tramonto il cui ultimo raggio di sole non può che realizzare i desideri.

tavolo Capellini Cena in vigna 5 terre Cinque terre Capellini Cena in vigna Agrivino Cena in vigna Cinque Terre Capellini Agrivino

La cena “Sapori Liguri-Apuani” proposta da Agrivino, avviene in presenza dei presidi Slow food, Slow wine e Arci. Un incontro tra Toscana e Liguria.

Cinque Terre DOP 2020 – accompagna l’antipasto di triglie alla povera, tartare di cefalo con erba cipollina e pompelmo rosa e crostino con le arselle. Un vino prodotto da sempre dalla cantina Capellini che esprime molto bene il carattere di questa terra. Bosco, Albarola e Vermentino. Lieviti indigeni ed acciaio. Colore caldo e tutti i profumi delle erbe accarezzate dal vento.

Menestrum d’ua 2019, una vera sorpresa. Nasce da un mix di vitigni a bacca rossa che compaiono qua e là tra i vitigni a bacca bianca. Alcuni poco conosciuti come Pollera, Tettavacca, altri più comuni come Vermentino Nero, Sangiovese, Canaiolo, Merlot. Matrimonio perfetto con il Caciucco alla Viareggina.

Vin de Gussa, interessantissimo, una sorta di “ripasso” sulle bucce che originano lo “Sciacchetrà”. Un vino che consentiva di non sprecare nulla. Affina in botticella o damigiana per 7/8 mesi. Accompagnamento perfetto per i formaggi.

Sciacchetrà 2018, il vino simbolo delle Cinque Terre. Il vino che è stato delle feste, delle grandi occasioni. Bosco con una piccola aggiunta di Albarola e Vermentino, poste a passire fino al primo di novembre. Dopo la pigiatura viene lasciato fermentare per 21 giorni e dopo il travaso affina per un anno. L’essenza di questa terra.

I sorsi raccontano di una grande dedizione, di un duro lavoro e di un grande amore. Raccontano di un territorio estremamente difficile e della sua infinita bellezza.

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Luciano Capellini è un uomo schivo, dedito al lavoro, più che alle interviste..

Si ricorda la sensazione del primo assaggio?

Forse è accaduto da ragazzo, penso di avere provato una sensazione non troppo gradevole, come credo tutti i bambini. Ma non ho un ricordo preciso.

Il ricordo più emozionante legato al vino?

Emozioni sono i ricordi del volto di mio padre in cantina, di mia madre che lo coadiuvava. Dell’uva che macerava e da dolce quel nettare lentamente diveniva, (per il mio palato d’allora), amaro. Della vendemmia. Dei camalli, (sostituiti dai trenini), che riposavano al fresco della sera. Non esiste la mia storia senza vino, senza i suoi profumi che invadevano i carrugi, senza il ricordo di quei volti antichi, sono ricordi d’infanzia indelebili che riemergono in ogni fase della tua vita, anche quando hai scelto un percorso diverso per poi tornare … a casa.

Il territorio dei suoi vini ed i suoi vini..

Bellezza e ancora bellezza, fatica? Si, ma mitigata dalla bellezza. Il mare, i mille colori, l’impegno dei contadini a fare bene, anche in termini estetici quasi a volere rispettare la straordinaria bellezza del creato.

Grappoli dorati, vini dorati, sapori e profumi persistenti che ricordano, anche quando sei lontano, il sapore del mare e rivivi quegli ineguagliabili paesaggi.

Ricordi antichi e tecniche vinificazione tramandate oralmente per secoli per produrre il ripasso o “vin de gussa”.

Una parola del mondo del vino che le piace, che la rappresenta?

Amicizia, convivialità, rispetto da trascorrere con chiunque, per amicizia.

 

Consiglio a tutti di visitare questa cantina. Vi lascio indirizzo e contatto qui: Via Montello, 240, 19017 Volastra SP – Telefono: 351 519 2522

 

Grazie a Lorenzo Parenti – lp_wine_world per le foto.