Ecco la selezione di vini 2020 di Giampietro Comolli

Finigeto Il Ribaldo Barbera Doc Oltrepo’ Pavese – azienda Finigeto di Aldo Dallavalle  

Cominciamo la selezione vini 2020 di Giampietro Comolli in Oltrepò Pavese, anche solo Oltrepò terra vocata al paesaggio ambientale e al vino, senza alcuna aggiunta perché è da sempre così, ma con il vezzo dell’articolo sempre, alla lombarda!

Siamo appena sotto il mitico 45° parallelo, quello citato in tutti i libri di viticoltura che indicavano la fascia prediletta alla coltivazione della vigna. L’incontro fra galassie terracquee ha creato i crinali, le valli, i pendii spesso irti e ripidi, scoscesi e difficili da coltivare, ancor meno condurre un trattore. Valle Versa, valle Scorzoletta, valle Scuropasso segnano la parte occidentale vitata della Doc Oltrepò Pavese, Igt provincia di Pavia.

Prima di arrivare Montalto Pavese, a inizio paese sulla strada di crinale in località Cella,  c’è l’azienda vitivinicola Finigeto  governata dal giovane Aldo Dallavalle. Produce il Nirò Pinot Nero riserva, di struttura e raffinato; il Baldo Bonarda dell’OP doc in purezza;  il 2005 brut millesimato metodo tradizionale Oltrepò Pavese Docg Pinot Nero, fresco e complesso. Ecco un Oltrepò Pavese che sfida, e vince, le furbate locali. 

Aldo Dallavalle coltiva 32 ettari di vigna posti fra 250-350 mslm, su terreni difficili, non fertili ma profondi, su grandi placche di sassi stratificati dure e friabili, viti allevate a guyot con impianti ad alta densità per ettaro con basse produzioni, particolarmente curate in termini di potatura, lavorazione terreno, i soli necessari interventi con presidi sanitari in dosaggi minimi, tanto lavoro manuale in vigna.

oltrepò pavese vino

Il Ribaldo Barbera doc Oltrepò Pavese viene affinato per 2/3 del totale in acciaio e per 1/3 in botticelle di rovere caricate con vini di due annate consecutive, segue un anno di invecchiamento. Bel tabarro serale scuro rubino brillante. Bouquet floreale di castagno e acacia, con aroma speziato di mora nera secca. In bocca inizio del sorso fruttato pulito di lampone e mora, tono di foglia di tabacco, un tocco che sa di vaniglia  leggera, di sostanza e corpo armonico, con sapidità e titolo equilibrato, sensazioni finali di freschezza e calore. Abbinamento lepre in salmì oppure fagiano arrosto ripieno, osso buco alla milanese oppure con la cassoeula di maiale e verze alla lombarda.

Finigeto az.agr. di Aldo Dallavalle, loc. Cella, 27040 Montalto Pavese (PV), mob +393287095347

Tollo Rosso 409 Dop Abruzzo – Cantina Tollo 

Lo storico greco Polibio scriveva che già 200 anni a.C., i Frentani Teatini producevano vino con gli stessi metodi e uve dei Greci. Gli scrittori latini Nasone e Catone decantarono i vini rossi della valle Venna. Ancora nel XVI° secolo, i potenti conventi di Penna e di Vasto gestivano il porto mercantile dei vini buonissimi che spedivano in Ischiavonia e Venissa. Nel chietese si coltivano uve Trebbiano, Montepulciano, Moscato e Sangiovese, vitigni antichi di uve Solmontina, Cococciola, Svacanina, Gaglioppa.

vino rosso montepulciano

Era diffuso e noto produrre vini “cerasuoli” di uso quotidiano e locale. La Cantina Tollo nasce nel 1960 per salvaguardare un patrimonio viticolo e anche umano, di famiglie da sempre attive nelle valli degli appennini abruzzesi, commercializza 13 milioni di bottiglie l’anno, vanta circa 700 soci e 2.700 ettari coltivati. Produce  il  Montepulciano d’Abruzzo Dop, il Trebbiano d’Abruzzo Dop, il Cerasuolo d’Abruzzo Dop, il Terre di Chieti Igp Pecorino e Terre di Chieti Igp Passerina. 

Il Tollo Rosso 409 Dop Abruzzo, da uve di Montepulciano (80%) e di Merlot (20%), raccolte  nella punta alta del comune di Atri, su terreno marnoso con strati calcarei argillosi, allevate a tendone. Svolta la  macerazione a freddo prolungata, temperatura alta, si fa la malolattica totale. Il Montepulciano matura in vasche di cemento, mentre il Merlot riposa separato in caratelli di rovere. Abito serale di colore rubino intenso violaceo e luminoso. Bouquet di fiori di mammola e di rosa rossa, oltre che di fruttato tipico del vitigno autoctono. In bocca esprime eleganti sentori di prugna e marasca matura, è pieno e rotondo, teso e ammandorlato, piacevoli eleganti intensi toni freschi di elicriso e finale lungo ancora di frutto d’uva e leggera vaniglia speziata.

Vale sempre la mia filosofia che ognuno può fare l’abbinamento che vuole, a me piace con le bombette pugliesi alla brace e peperoni piccanti ripieni oppure i cannelloni ripieni di carne alla marchigiana oppure i pici con il ragù del brigante oppure con bruschette di ventricina teramana leggermente piccante.

Cantina Tollo, viale Garibaldi 68, 66010 Tollo (CH), tel +39087196251, +3908719625256,+3908719625226,  info@cantinatollo.it, www.cantinatollo.it 

Obermoser Santa Maddalena Doc Alto Adige – Tenuta Obermoser di Rottensteiner     

Batte forte il cuore enoico a Bolzano città. Dal centro città si vedono le vigne, verso ponente le vigne del vino Lagrein e verso levante le vigne del Santa Maddalena, quello ottenuto dalla uva regine Schiava, oggi da San Pietro ad Aslago, da Guncina a Coste, da Laste Basse a Cornedo, da Settequercea Santa Giustina. 2 milioni di bottiglie l’anno, prodotte per la maggioranza da aziende vitivinicole famigliari per circa 200 ettari.

Fra di esse la Tenuta Obermoser di Thomas Rottensteiner, giovane intraprendente, cicerone di vigne a pergola, alta e bassa e obliqua che segue la pendenza del suolo, incastonate su ripide rive rivolte a sud che dominano la piana di Bolzano e intravedono le strade per Caldaro e di Merano. Solo a 2 km da piazza Walther, verso l’altopiano del Renon , in alto rispetto al fiume Isarco.

Piccolo maso circondato da piccole e grandi vigne, appena dietro alla collinetta vitata di Grafenleiten, sopra località Rencio, a lato della zona di Santa Giustina, con un microclima perfetto caldo-freddo. Qui sono coltivate diverse varietà di uve Schiava, muretti a secco di sasso di terra. La cantina produce diverse versioni di Santa Maddelena, quello classico, ma anche Riserva e una selezione. Il  Santa Maddalena Alto Adige Doc Classico Obermoser è ottenuto da uva Schiava di diverse varietà e fino al 5% di Lagrein.

Colore rosso intenso scuro brillante e lampi rubini. Ventaglio di aromi floreali di viola mammola e di mandorla matura. Gusto fresco di ciliegia matura, fresco e molto equilibrato, tono agrumato balsamico unico, strutturato, tannini rotondi ben controllati, molto beverino.

Maltagliati alle raperosse con sugo di cervo e funghi porcini di Turm Castelrotto oppure pizzoccheri valtellinesi tosti di Casera e verza oppure salsiccia arrosto rostie di patate e salsa mostarda e rafano oppure i cavatelli con crusch e lucanica alla Lucana oppure le melanzane ripiene di carne e aroni alla cosentina.

Tenuta Obermoser, Maddalena di Sotto 35 (attenzione con il navigatore), tel +390471973549, www.obermoser.it  , info@obermoser.it 

Lunae Vermentino Etichetta Nera  Doc Colli di Luni – Cantina Lunae 

La selezione vini 2020 continua nella Lunigiana, o terra di Luni, terra consacrata alla dea Selene dai greci arrivati fin qui, attraversata dalla via Francigena, antica civiltà. Un territorio che risente dell’ influenza salmastra del mare e la potenza delle marne alluvionali e terre sciolte delle Apuane, a strati profondi, scheletro con limo argilloso. La Cantina Lunae fondata nel 1966 da paolo Bosoni è una storica azienda legata al Vermentino.

Nel cuore della Lunigiana, azienda di 45 ettari suddivisa tra collina e vallivo, contraddistinta da piccolissimi appezzamenti, non più di 2 ettari cadauno, posti nei comuni di Ortonovo e Castelnuovo Magra. Tra i vini di punta della cantina il Rosso Riserva Niccolò V, il doc Colli di Luni Auxo, l’Albarola. Il Lunae Vermentino Doc Colli di Luni Etichetta Nera, espressione della longevità, è ottenuto da uve in purezza, vinificato e fermentato solo in vasche d’acciaio, affinato 3 anni in cantina prima di uscire.

All’occhio veste un colore paglierino intenso con lampi smeraldini. Spettro olfattivo di fiori gialli maturi ed erbe aromatiche dell’orto verdi, con note di fiori di biancospino e di acacia. Al palato è fresco e armonico, presenta equilibrata acidità e sapidità, piena rotondità elegante, di mela e pesca il sorso, deciso tocco finale minerale e di cedro.

Non amo  consigliare abbinamenti, il vino è privato e soggettivo, ma perfetto con tempura di gamberi rossi siciliani oppure con un carpaccio di pesci spada e salmone con frittura di verdure julienne oppure con un vitello tonnato con maionese più lenta fatta in casa al momento.

Azienda agricola Cà Lunae, via Palvotrisia 2, 19030 Castelnuovo Magra (SP), +39 0187 693483, www.calunae.it, info@calunae.it

Prime Alture Pinot Noir 2015 Centopercento Igt Provincia di Pavia – Azienda Prime Alture  

L’Oltrepò Pavese è uno dei territori nazionali enoici  più difficili, complessi, diversi e diversificati. Molte aziende vitivinicole famigliari meritano. 14.000 ettari in produzione, di cui 3600 destinati alla coltivazione dell’uva Pinot Nero nelle tre versioni: per spumanti in bianco e rosè, vinificazione in bianco da uve rosse, vinificazione in rosso per vini tranquilli, importanti, difficili da elaborare.

L’azienda Prime Alture di Roberto Lechiancole è una realtà che punta al Pinot Nero cercando di interpretare terreni, annate, ambiente, vinificazione ottenendo etichette diverse. 8 ettari in tutto per 50.000 bottiglie. L’azienda attua un regime di biodiversità naturale, coltiva anche vigne di Riesling e Moscato, Chardonnay, Barbera, Bonarda. In particolare il Prime Alture Pinot Noir Centopercento Igt Provincia di Pavia vendemmia 2015 è ottenuto da basse rese, invecchiato per meno di un anno in piccole botticelle di rovere, dopo vinificazione in acciaio, affinamento in cantina in bottiglia. Si presenta di un colore rubino-rosso brillante ma scuro. Al naso un delicato e raffinato soffio di vaniglia, di frutta rossa matura ma non troppo e foglie di platano abbrustolite, impronta varietale e tono di lavanda. In bocca ha struttura buona, slancio e stoffa, armonico con toni di fragola e ciliegia durona matura, chiude con una piacevole persistente nota speziata privilegiata dal pepe rosa. Come sempre, nessun obbligo di abbinamento a tavola, ma solo scelta individuale e personale.

Maccheroni alla bobbiese di Federica, Cappon Magro oppure crespelle alla valdostana di Fabio Le Petit oppure spalla di agnello al forno con giardiniera agrodolce di Herbert oppure petto di quaglie al caramello di erbe dell’orto di Renato oppure salmone affumicato scottato con funghi trifolati asparagi di George.

Prime Alture soc agricola, strada Madonna vicinale per Campone, 27045 Casteggio (PV), tel +39 0383 83214, +393487702271, www.primealture.it , info@primealture.it 

Tenute del Cerro Colpetrone Doc Montefalco Rosso 2015  

Siamo in Umbria, quel gruppo di dolci colline segnate da presidi medioevali e ampi spazi coltivi. Terra scura di matrice argilloso calcareo, con molto scheletro ma anche di sabbie chiare, fra i 200 e i 500mslm. Il Sangiovese poliziano fa da base potente ed ampia con l’innesto dell’interessante binomio Merlot e Sagrantino: distretto ideale di uve e vini rossi.  Interessanti certi affioramenti geologici sparsi e di piccolo spessore che accentuano ancor più le caratteristiche.

La Tenuta di Colpetrone fa parte del gruppo Tenute del Cerro che raggruppa diverse aziende vitivinicole, ma soprattutto ha recuperato immobili storici e architettonici di grande valore. Circa 5000 ettari di terreni nelle 3 Regioni. In Umbria, fra Todi e Foligno, Colpetrone, oltre 60 ettari coltivati con la naturale integrazione ambiente e vegetazione, produce Grechetto, il Sacer di Sagrantino, il Sagrantino passito.

Il Colpetrone Montefalco Doc Rosso vendemmia 2015, si aggiunge alla selezione 2020 di Giampietro Comolli, ottenuto nelle vigne fra Bastardo e Castelvecchio, il 70% di uve Sangiovese, più Sagrantino e Merlot, raccolte in cassette a mano, macerate sulle bucce per il tempo giusto in tini di acciaio, affinamento in piccole botti di legno, poi riposo in vasche di acciaio e almeno 6 mesi di riposo in bottiglia nella cantina. Un bell’abito rosso rubino serioso, compatto. Spettro olfattivo ristretto ma preciso, elegante e penetrante di lampone e mora rossa ben matura con un tono di foglie e fiori di tabacco. In bocca ritorna la frutta matura, un mix di malta e terra cotta, di cenere di torba e di foglie secche umide di bosco, tannino tranquillo maturo morbido con nota speziata delicata e fine, finale dal sorso pieno e fresco, invogliante e intraprendente per un altro calice. È arcinota la mia posizione sugli abbinamenti schematici e vincolanti in cui non credo, io lo apprezzo con un’ottima fiorentina e zucchine ripiene al forno oppure la spalla di maiale alla Giuseppe Verdi e patate novelle arrosto oppure un trancio di salmone alla griglia e radicchio amaro alla piastra.

Tenute del Cerro-Tenuta Colpetrone, via Ponte la Mandria 8, 06035 Gualdo Cattaneo (PG),  tel +39074299827 – tel +390578 767722, www.colpretrone.it , info@tenutedelcerro.it 

Continua la selezione vini 2020 con l’Egger-Ramer Kristan Alto Adige Doc Lagrein Gries Riserva – Tenuta Peter Egger-Ramer

Molte vigne lambiscono i quartieri più esterni al centro di Bolzano, in mezzo alle strade strette dalle case, verso St.Maurizio, Castel Firmiano, Guncina, Gries, San Genesio, Santa Cristina, St. Peter, St.Osvaldo, St. Magdalena, Costa , Cardano. Territorio legato alla storia delle uve Schiava, Lagrein, Santa Maddalena. La zona vocata del Lagrein “nero” si estende a nord-ovest di Bolzano, riparata da “il salto” dell’altipiano di San Genesio che si vede fra St.Maurizio e lo scorrere del fiume Adige.

La Tenuta Egger-Ramer guidata da Peter punta tutto sulla produzione delle uve storiche del territorio. Cantina di oltre 100 anni, 5 generazioni,  in via Guncina in centro a Bolzano. Vigne molto particolari, tradizionali, a pergola alta, fra i “loci” Kristan e Reisseger, in totale 15 ettari, noti a tutti per la naturale posizione. Produce tre versioni diverse a base di uva Lagrein: il classico, il rosato, e il Kristan.

Il Kristan Alto Adige Doc Lagrein Gries Riserva  ottenuto da uve in purezza di Lagrein della vigna Kristan, a 250 mslm, suoli sabbiosi grossolani di origine alluvionale, vendemmia a doppio giro, raccolta a mano, fermentazione a temperatura controllata, malolattica in vasche d’acciaio, quindi passaggio in grandi botti di rovere con una parte minore in piccoli caratelli di legno per circa 10 mesi, imbottigliamento e affinamento lento prima di uscire dalla cantina.

Tabarro rubino scuro impenetrabile. Profumi delicati sospesi quasi non ancora espressi di frutti rossi maturi. Gusto intenso e ampio, dal fieno al tabacco, dalla terra alla vaniglia, dalle more al cacao burroso, fresco e di beva sincera,  con finale di tannini misurati, giusti e morbidi.  Assiette di formaggi stagionati di fossa con le erbe e imbriaghi freschi oppure cosce d’oca o petto d’anatra arrosto con miele e tartufo oppure capretto arrosto con cipolle bianche arrosto oppure tinca bresciana al forno con patate rosse. Tenuta Egger-Ramer, via Guncina 5, tel +390471 280541,www.egger-ramer.com, info@egger-ramer.com

Bucci Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico Superiore 2018 – Cantina Villa Bucci

La viticoltura marchigiana è sempre stata una produzione molto autoctona, legata al consumo famigliare e locale. Oggi sono 18.000 ettari per il 70% Docg-Doc-Igt con una biodiversità di 100 vitigni, dal Sangiovese al Montepulciano, dal Trebbiano al Verdicchio, ma anche Chardonnay, Merlot, Cabernet Sauvignon, per ottenere il Rosso Piceno, il Conero, il Lacrima di Morro, il Serrapetrona, l’Offida, due Verdicchio di Jesi e Matelica.strada dei vigneti dei castelli di jesi

La Cantina di Ampelio Bucci,  Villa Bucci, è situata a Ostra Vetere, a pochi chilometri da Senigallia, 30 ettari di terra di vigne ben esposte, coltivate e allevate con la pratica dell’agricoltura biologica certificata. Storica azienda che ha contribuito allo sviluppo di tutta la viticoltura di Jesi negli ultimi 40 anni, dal Sangiovese al Montepulciano, ma  soprattutto del Verdicchio.

Il Verdicchio Castelli di Jesi Doc Classico Superiore 2018 Biologico è ottenuto dalle sole uve di Verdicchio, viti di 40-45 anni nella vigna di Montecarotto, a media collina sul mare, esposto verso levante, su terreno argilloso, ricco di calcare grossolano, con una struttura non pesante e friabile. Uve pressate leggere, fermentazione lenta e controllata sulla bucce, vinificazione completa compreso il lungo affinamento svolta solo in contenitori di acciaio. Abito di un bel giallo paglierino intenso invitante. Un mix bouquet raffinato e delicato di fiori bianchi di gelsomino, ginestra e acacia con buccia di mela golden gialla. Sorso pieno fresco, corposo e fiero, metallico minerale sapido, altamente bilanciato in acidità e lunghezza, finale etereo avvolgente e invitante, con buccia di pompelmo  su mandorla secca. Nessun grande vino ha abbinamenti prediletti, un calice solo va sempre, con tartare di carne di Fassona e di pesce spada oppure di polpo oppure chitarra e pallottine di carne piccole oppure le storiche olive ascolane ripiene calde con panatura leggerissima.

Azienda Agricola Fratelli Bucci, via Cona 30, 60010 Ostra Vetere (AN), + 39 071964179, www.villabucci.com, bucciwines@villabucci.com 

Boscarelli Nobile di Montepulciano Docg Il Nocio vendemmia 2016 – Poderi Boscarelli

Toscana, terra del vitigno Sangiovese, nelle sue diverse varietà, diverse interpretazioni. Nel territorio collinare di Montepulciano, lungo la via Francigena, nasce il vino Nobile di Monte Pulciano, che non poteva mancare in questa selezione di vini 2020, già descritto da Francesco Redi nel XVII° sec.. Suolo in gran parte tufaceo, sciolto arenoso, con presenza di ghiaia o sassola. Ottenuto principalmente dalle uve di Sangiovese Grosso, qui chiamato Prugnolo Gentile per lo spiccato profumo di prugna, una particolare selezione clonale e uve di Canaiolo Nero. Una eccezionale storia che ancora oggi produce qualità, legata al rispetto della purezza viticola e tradizione: cioè solo il vecchio Prugnolo Gentile al 100%. Sono 670 ettari coltivati. La Cantina Poderi Boscarelli è una azienda famigliare verso la Valdichiana, fondata negli anni ’60 da Egidio Corradi, coltiva 14 ettari intorno ai 300 mslm, principalmente di Sangiovese nelle diverse versioni, con gli autoctoni come  Mammolo, Canaiolo e Colorino, oltre a Merlot e Cabernet Sauvignon, produce il rosso Igt Toscana e il Doc Rosso. 

Il Nobile di Montepulciano Docg  Il Nocio 2016  nasce dal vigneto del Nocio con viti di quasi 50 anni. il vino base fermenta in piccole botti di legno per 10 giorni, poi matura per 18-20 mesi in fusti medio grandi di rovere, a seguire un lungo affinamento in bottiglia.  Cappotto rosso rubino intenso luminoso. Profilo aromatico di fiori di gelso, frutto di mora, ginestra e radice di tamerice. In bocca è complesso e poliedrico, colpisce l’amarena e il balsamico, fresca liquerizia mista a acidità rotonda, tocco di noce moscata, finale prolungato piacevole elegante di prugna e mirtillo nero. Carbonara ciociara oppure l’agnello ripieno con i carciofi oppure il fagiano arrosto o l’anitra all’arancia.

Poderi Boscarelli, via di Montenero 24, Montepulciano (SI) +39 0578 767608,  www.poderiboscarelli.com, cantina@poderiboscarelli.com 

Poggio di Sotto Brunello di Montalcino Docg 2015 Riserva – Cantina Poggio di Sotto 

Montalcino ha terreni assai diversi, terre rosse, alti crinali con arenarie scheletriche fino alle marne argillose generose, dai detriti alluvionali e calcarei fino al caldo tufo vulcanico e galestroso dei pendii, con le sotterranee cave di onice e alabastro.  Montalcino ha 4000 ettari di vigne Docg, con soli 200 produttori. Brunello è sinonimo dell’autoctono vitigno Sangiovese, perché il primo vino ottenuto era molto scuro.vini 2020 brunello di montalcino

L’Azienda Cantina Poggio di Sotto è una tenuta del gruppo Colle Massari, nata nel 1989, cui fanno parte anche tenuta San Giorgio, La Velona, La Bellarina, a Bolgheri e Montecucco. Poggio di Sotto è posta  in area sud-est (arenaria-tufacea-galestrosa) ai piedi dell’Amiata e laterale a Sant’Antimo.

Il Brunello di Montalcino Docg 2015  è ottenuto in coltivazione biologica della vigna a Castelnuovo, rese intorno a 3500 chili per ettaro, fermentazione spontanea e macerazione sulle bucce lunga, 60 mesi di maturazione in botti di rovere, nessuna filtrazione, affinamento di 12 mesi in bottiglia. Tabarro rosso rubino intenso e luminoso. Quadro aromatico mediterraneo fra frutta rossa e intensi profumi di sottobosco asciutto e muschioso, prezioso elegante sentore di pelle. In bocca è vellutato, verticale, austero dai tannini rotondi e setosi, mix di confettura e foglie di tabacco, elegante tono vanigliato maturo con finale fresco avvolgente bucolico più che appagante che non finisce. Vino abbinabile sempre e con tutto, nessun vincolo di ora età tempo luogo. Un classico fritto misto fricassà mescià di carne e funghi oppure ricotta erborinata d’asina scottata e scaglie di Cacio Bonat stagionatura 5 anni oppure il Bitto Orobico Storico di grande stagionatura.

Poggio di Sotto, loc. Castelnuovo dell’Abate 1, 53024 Montalcino (SI), tel.+390577835502, www.collemassariwines.it,   info@collemassariwines.it

Pepe Trebbiano d’Abruzzo Doc 2018 – Azienda Emidio Pepe 

Terra d’Abruzzo, terra di mare e di terra, vini e cucina. Colline e piane fra Chieti e Teramo, fra i parchi della Maiella e del Gran Sasso, le valli Subequana e Sirente. Ampelografia legata a vitigni storici come Pecorino, Passerina, Malvasia, Moscato, Cococciola, Cerasuolo di Montepulciano e Trebbiano, detto anche Bombino o Abruzzese. Oggi con impianti di Merlot, Chardonnay, sangiovese, Cabernet Sauvignon. 36.000 ettari vitati fra Docg Doc Igt.

La Cantina di Emidio Pepe ha contribuito a cambiare l’enologia dell’intera regione, fra i primissimi a fare vini eleganti, longevi, impronta contadina e famigliare prima di tutto, vigne nel  Teramano ai piedi del Gran Sasso, grandi escursioni termiche, suolo chiaro grigio giallo non uniforme, equilibrato rapporto calcareo-argilloso.

Il Trebbiano d’Abruzzo Doc 2018 di Emidio Pepe prende origine nelle vigne poste a Torano Nuovo, terreni profondi di medio impasto, vigne in regime di coltivazione biodinamica, pigiatura in vasche di legno, resa massima alla svinatura di massimo 8500 litri per ettaro, fermentazione solo in vasche di cemento vetrificato, senza filtrazione e senza alcuna chiarifica forzata, solo deposito a bassa temperatura, imbottigliamento, affinamento. Vestigia elegante giallo paglierino lucente. Bouquet olfattivo molto floreale, fiori bianchi di ginestra e gialli di girasoli, con erbe aromatiche secche. In bocca copiosa messe di frutta, su tutto mela gialla e bianca, grande stoffa armonica con l’acidità morbida,  nota di mandorla secca, piacevole finale minerale, tono di creta e soffio di fungo prataiolo.

Sbaglia chi cerca un abbinamento ideale in cucina. Pampanella molisana oppure la rosticciana piacentina con ciambotta ciletana oppure i millefanti oppure la paranza triglie e acciughe.

Emidio Pepe Cantina, contrada Chiesi, 10, 64010 Torano Nuovo (TE), +39 0861 856493, www.emidiopepe.com , info@emidiopepe.com