Il vino è da sempre consigliato per i suoi effetti cardioprotettivi, grazie al suo contenuto di resveratrolo, fenolo prodotto in modo naturale da diverse piante come protezione e difesa da attacchi di funghi e batteri.

Estratto dalla buccia dell’uva, rientra nel vino in quantità diverse a seconda di molteplici fattori:

  • le tecniche di coltura: si trova più resveratrolo in uve non trattate con pesticidi e fungicidi e meno concimate con sostanze azotate
  • le lavorazioni: più lungo è il contatto con le bucce, maggiore è l’estrazione di resveratrolo, più concentrato nelle uve a bacca nera
  • l’altitudine: le altitudini elevate comportano un contenuto di resveratrolo maggiore

Se la sua azione protettiva sulle malattie cardiovascolari è stata scientificamente dimostrata dal punto di vista clinico, la sua capacità antitumorale attende conferme.

Vere sembrano essere le sue potenti azioni di neuro protettivo, antivirale, antinfiammatorio e antiossidante. Come antiossidante viene assunto sia dall’esterno, attraverso le creme antirughe, sia dall’interno attraverso l’integrazione. 

La dose giornaliera necessaria di resveratrolo, comporterebbe un consumo eccessivo di vino con conseguenti effetti collaterali non proprio piacevoli, pertanto la sua assunzione deve essere affidata all’integrazione. 

Su questo ultimo termine vi chiedo ancora un attimo di attenzione: l’integrazione che è molto utile e funziona non giustifica mai il fai da te, pertanto anche l’assunzione di integratori alimentari deve essere suggerita da un esperto, il vostro medico o il vostro farmacista di fiducia.