Si è svolta nella splendida cornice di Tenuta Capezzana la prima edizione del Sweet Blogger Tasting, un viaggio  “dolcissimo” lungo la penisola italiana alla scoperta dei vini che tutti definiamo da dessert o, come diceva Luigi Veronelli dalla sua poltrona, degustando un Vinsanto proprio di Tenuta Capezzana, da meditazione.

Sweet blogger tastingL’evento magistralmente organizzato da Filippo Contini Bonacossi di Tenuta Capezzana per festeggiare il premio all’International Wine Challange andato al suo Vinsanto Riserva 2013, ha posto l’attenzione su vini che difficilmente vengono degustati soli, senza dolce in abbinamento.

Dalla Sicilia alla Toscana, sorsi di autoctoni e di usi e costumi dei territori che compongono la nostra penisola. Un’esplosione di colori caldi e profumi intensi, sapori di lunghe, a volte lunghissime, attese.

Interessante la scelta delle etichette, interessante anche la sequenza.

Un primo gruppo di 5 assaggi è proprio quello che attraversa la penisola. Da Sud a Nord.

Planeta – Passito di Noto – 2018

Da Moscato Bianco in purezza, vendemmiato a mano nella seconda metà di agosto e fermentato in vasche di acciaio.

Questo passito veste un abito giallo paglierino con riflessi dorati e molto luminosi. Buona consistenza. Al naso profumi di composta di albicocca, frutta esotica e candita, profumi floreali con nota di osmanthus e gelsomino, molto fresca. Morbido, persistente e con un’interessante spiccata sapidità.

Passito di noto colore passito di noto

Kurtatsch – Aruna – Mitterberg Bianco IGT 2016

Prodotto in pochissime bottiglie è un blend di Gewurztraminer 70% e Moscato Giallo 30%.

Il Moscato Giallo viene vendemmiato a maturazione ideale e posto in casse ad aria per l’essicazione. La vendemmia del Gewurztraminer avviene invece a dicembre. L’appassimento in pianta vede l’attacco della muffa nobile. La fermentazione e l’affinamento avvengono per 12 mesi in barriques usate.

Colore giallo dorato, lucente e consistente. Un naso complesso, con note floreali di tiglio, erbe aromatiche, una traccia marina, miele di acacia, nota di incenso e spezia, percettibili anche all’assaggio. Attacco dolce e scia sapida. Un assaggio quasi tanninico, una nota di salvia che persiste e ginepro. Un gewurztraminer che non prevarica nonostante la sua presenza importante.

Colore Aruna Aruna bottiglia

 

Zanovello – Colli Euganei – Fior d’arancio passito DOCG 2017

Azienda biologica. Moscato Giallo 100%. Vitigno proveniente dalla Siria. Le uve vengono vendemmiate a più riprese. Dopo l’appassimento per 4 mesi in fruttaio, fermentano e maturano in legno per 12 mesi.

Colore ambrato attraversato da una bella luce e consistenza.

Al naso intensità e complessità. Profumi di frutta matura, confettura di albicocca, fiori d’arancio e fiori tropicali. Scorza di agrume, miele di castagno, vaniglia, tabacco. All’assaggio morbido, buonissima acidità.

Zanovello fior d'Arancio

 

Montetondo – Recioto di Soave DOCG 2018

Proviene dalle Recce, la parte più matura del grappolo di Garganega. Fermenta in Barrique e affini in acciaio.

Colore caldo e luminoso. Al naso intenso con note fruttate tropicali: papaya, mango, ananas. Agrumi, mandorla e frutto della passione, vaniglia. All’assaggio un sorprendente “tornare indietro”. Più secco, più asciutto. Particolare perché nella sequenza rompe la dolcezza, la persistenza.

 

Monviert – Picolit – Colli Orientali del Friuli DOCG 2017

Solo 60 ettari di Picolit rimasti tra Udine e Gorizia. Vitigno difficile da coltivare, grappolo spargo, viene appeso al graticcio per l’appassimento e Barrique. Colore giallo dorato, consistente. Profumi di mandorla, fiori appassiti, frutta candita. All’assaggio rispetto agli altri vini lascia la bocca più asciutta.

picolit monviert

 

Tenuta di Capezzana – Vin Santo di Carmignano DOC 2013

Trebbiano 95% e San Colombano 5%, uve a grappolo spargo, da vigne poste a 100-150 m. di altitudine su suoli argillosi e ricchi di sciste. Le uve vengono fatte appassire fino a febbraio, la vinificazione avviene in carati di castagno, ciliegio e rovere delle mezzadria, molto vecchi. Qui riposano per 5 anni. Vino senza tempo, che ha bisogno di molta calma, riprende la tradizione. Vino dell’ospitalità.

Colore caldo ambrato, luminoso e denso. Profumi di frutta matura, confettura, resina, smalto. All’assaggio un sorso pieno, buona alcolicità e sapidità.

Passione, tradizione, storia e cultura che si sono meritati il premio.

capezzana vin santo vin santo carmignano capezzana vin santo di carmignano capezzana

 

San Giusto a Rentennano – Vin SanGiusto – Toscana IGT 2013

Malvasia 90% e Trebbiano 10% raccolte manualmente a perfetta maturazione. L’appassimento avviene in locali ben areati per 120 giorni. Rimane in caratelli di rovere e castagno per 6 anni, posti in sottotetto e soggetti a escursioni termiche stagionali. Viene filtrato prima dell’imbottigliamento con cole di tela olandese ed affina 18 mesi in cantina.

Colore molto intenso, ha un profumo di frutta matura, pesca gialla, albicocca, mango in confettura. Miele di castagno. All’assaggio è intenso e complesso. Fortissima la componente zuccherina. È un vino che si mangia a cucchiai come una marmellata.

Vin sangiusto a Rentennano Vin San giusto

 

Selvapiana – Vin Santo del Chianti Rufina DOC 2012

Buon residuo zuccherino, ma buona acidità “di Rufina”, buona persistenza. Trebbiano 100%.

Invecchia 6 anni in caratelli. Colore dorato, luminoso, viscoso. Al naso intenso e complesso con note di cedro e scorza di arancia, albicocca, frutta candita, una nota di tabacco. All’assaggio importante sottolineare questo contrasto tra la parte zuccherina e la componente acida.

selvapiana vin santo del chianti rufina Selviapiana vin santo del chianti rufina

 

Isole e Olena – Vin Santo del Chianti classico DOC 2009

Un piemontese che ha deciso di fare un Vinsanto e sorprende. Trebbiano 50% Malvasia 50%.

Selezione massale e in vigna, tradizione, appassimento delle uve sulle stuoie e affinamento in piccoli caratelli sigillati per 7 anni.

Ambra brillante, viscoso, grande glicerina e materia. Colore molto carico, sfumature ambrate scure, profumi di albicocca, miele di acacia, un tocco di rancio ma evanescente, frutta secca, dattero, attacco dolce ma freschezza disarmante, lunghissimo e grande acidità che allevia la dolcezza.

Un vino dolce complesso, evoluto.
isole e olena colore Isole e Olena

Rocca di Montegrossi – Vinsanto del Chianti classico DOC 2006,

Malvasia Bianca del Chianti. Buccia spessa. I grappoli vengono appesi a reti in una zona ben ventilata sotto le travi. Le reti sono mobili e viaggiano sui binari, muri di uva.

Durante la fase di appassimento le uve vengono attaccate da muffa nobile. Le uve vengono pigiate nel gennaio successivo alla vendemmia. La fermentazione avviene in piccole botti di legni differenti, ciliegio, rovere e gelso per un periodo di 6-7 anni.

Una tradizione che passa anche attraverso un cambiamento della tecnica.

Dedizione per un vino dal colore molto carico, ambra con sfumature che virano verso il marrone. Ma brillante.

Al naso inteso e complesso con profumi che passano dall’albicocca al fico secco, miele di castagno, una nota balsamica che torna all’assaggio. Chiodi di garofano, cannella, alloro, noci poi menta, mandorla e caffè.

All’assaggio fresco e sapido, morbido, intenso e complesso. L’acidità bilancia la componente zuccherina.

Di questo vino ne vengono prodotte poche centinaia di bottiglie.

Rocca di Montegrossi Rocca di montegrossi vin santo del chianti classico

 

I Veroni – Vinsanto del Chianti Rufina DOC Occhio di Pernice 2010.

Sangiovese 60%, Canaiolo 20%, Malvasia Toscana20%. Le uve appassiscono in graticci fino a gennaio. Rimane 8 anni nei caratelli toscani di castagno con ricolmatura.

Colore ambra scura, all’olfatto si mostra con aromi di miele di castagno, frutta secca e resina, con ritorni gustativi ricchi e avvolgenti, mai troppo dolci, di ottima persistenza aromatica e cremosa trama, meno ossidato più fresco.

i veroni I veroni vin santo del chianti occhio di pernice

 

Chateau d’yquem – Sauternes Premier Grand Cru 2004
Semillón 80% Sauvignon Blanc 20%. Il 2004 è stata un’annata perfetta. Poche escursioni, caldo anche di notte. Nebbia.

Dorato e luminoso. Presenta al naso intensità e complessità, estrema finezza. Sentori di idrocarburi, miele, zafferano, preciso, armonico, fresco, acidità spiccata, avvolgente, buona glicerina, lascia la bocca asciutta, ancora molto giovane, verticalità in una complessità sorprendente, china, inchiostro, marzapane, torta di mele, conchiglia, nota mentolata, lavanda. Definito irreale, un’opera d’arte dai presenti.

Non nascondo la sorpresa di averlo visto in elenco. Irraggiungibile oggetto del desiderio. Ringrazio Filippo per averlo inserito in degustazione.

Chateau d'Yquem Sauternes 2004 chateau d'yquem sauternes

Amo la Francia, il senso di appartenenza ad una nazione che i francesi manifestano in ogni aspetto della vita. Abbiamo molto da imparare da loro, soprattutto la capacità di valorizzare quello che di buono e bello si possiede.

Ho vissuto la presenza di questo Sauternes, come una provocazione che Filippo ha voluto lanciare. Gli italiani sanno fare e sanno fare bene, senza alcun dubbio. I vini degustati in questo viaggio dal nord al sud della penisola si sono ben difesi, dimostrando grande tipicità, tradizione e innovazione. Hanno fatto emergere la nostra cultura e la nostra incredibile meravigliosa storia sorso dopo sorso.

degustazione sweet blogger tasting